SECOLI XIII - XIV

Acqua, vento e capitali da investire non mancano a Lucca e a Pescia. E se un documento del 1235 ci fa sapere che un certo Mese di Lucca si impegnò a fabbricare carta, niente ci dice che lo facesse proprio in questa città. E’ certo però che nel 1307 a Lucca venne creata la Corporazione dei Cartolai, dediti alla produzione di carta pergamena per scrivere nonché alla produzione dei “libri di ragione”, utilizzati dai mercanti per segnarvi l’amministrazione. E’ altrettanto sicuro che alcune risme di carta transitassero da Villa Basilica verso il mercato di Pescia, come testimonia la presenza nell’Archivio di Stato di Lucca “di fogli con la filigrana della pantera maculata, antico emblema del comune, tra quelle utilizzate per la redazione di atti pubblici nel 1376 e 1377”.

Molti furono i maestri che si spostarono da Genova e da Voltri in varie parti d’Europa ma, in particolare, in Toscana, dove si formarono i primi poli cartari. Prima a Firenze e Colle Val d’Elsa poi nel territorio pistoiese, nell’area pratese, nella lucchesia. A Villa Basilica e in Valdinievole lungo i fiumi Pescia maggiore e Pescia minore.

Insieme ai maestri cartai, le città liguri esportarono la conoscenza delle attrezzature, del processo produttivo, dell’organizzazione degli spazi e della struttura fisica dell’edificio, presa ben presto a modello dalle cartiere toscane.

 

FOTO/MAPPA DELLA TOSCANA DEL TEMPO E DELLA REPUBBLICA DI LUCCA CON LE SUDDIVISIONI AMMINISTRATIVE, CARTA PERGAMENA

 

Carta pergamena. Le prime tracce si trovano nella città di Pergamo, da cui il nome “pergamena”, in Asia Minore. E’ ottenuta dalla pelle di animali e, in particolare, dagli strati più profondi (membrane). Una volta lavorata forma una specie di foglio chiaro, uniforme e resistente. Gli animali utilizzati erano essenzialmente capre, montoni o pecore. Per questo motivo è conosciuta anche come “cartapecora”.